
LA ROBA E LE ANIME MORTE
Se il siciliano, con sommo pessimismo materialista, conclude la sua novella con la disperata invocazione del Mazzarò morente : “roba mia, vientene con me!”; il russo (ma forse oggi sarebbe il caso di definirlo l’ucraino) indulge ancora una sorta di rammarico nostalgico e di inconsolabile cruccio etico: “Non sono forse stato uno sciocco finora? La sorte mi aveva destinato a essere il possessore di un paradiso terrestre, e io mi ero rassegnato a scribacchiare carte morte”.